Olio di Canapa e diabete? Aiuti e Benefici per la glicemia

L'olio di canapa è davvero efficace per contrastare la glicemia alta e le sue conseguenze?

Negli ultimi anni si sente spesso parlare dei tantissimi benefici apportati dall’olio di canapa sull’organismo umano in tanti ambiti e per vari disturbi e patologie più o meno importanti, che vanno dal prurito e al rossore della pelle alla psoriasi, dal cancro al diabete. Ma l’olio di canapa funziona davvero contro il diabete? E in che misura?
Premettiamo subito che - allo stato attuale - secondo i risultati ottenuti dagli studi scientifici, nessun prodotto naturale è in grado di sostituire i tradizionali farmaci destinati a curare - o tenere sotto controllo - le problematiche legate ai valori alti della glicemia e del diabete. Tuttavia, è importante sottolineare che l’olio di semi di canapa (e anche i semi di canapa decorticati) offre numerosi benefici a coloro che soffrono di diabete, grazie alla presenza dell’ottimo rapporto tra Omega 3 e Omega 6.

Dagli studi condotti negli ultimi anni sulle proprietà benefiche dell’olio di semi di canapa e i suoi impatti sulla salute umana, è emerso che - se assunto regolarmente e abitualmente nella dieta - questo alimento riesce a regolare e tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Questo grazie all’indice glicemico basso dovuto al contenuto limitato di carboidrati presenti in questo particolare olio dalle tante virtù.

Ma non è tutto, perché l’olio di canapa è anche molto ricco di sostanze nutritive preziose che aiutano a migliorare la salute e le condizioni generali di chi è affetto da diabete.
Un esempio pratico?
Il consumo quotidiano di 300 mg di acido gamma-linolenico – che si trova naturalmente nell’olio di canapa – è utilissimo per alleviare alcuni dei sintomi più comuni di questa malattia, come l’intorpidimento degli arti inferiori.
L’olio di semi di canapa, quindi, contiene sia acidi grassi essenziali per la buona salute dell’organismo umano, ma anche tutti gli amminoacidi indispensabili e il quantitativo di fibre necessarie per il suo corretto funzionamento. Basti pensare che il contenuto di fibre presenti nella farina di canapa rappresenta il 40%, decisamente più alto rispetto a qualsiasi altra tipologia di farina presente in commercio. Solo per fare un paragone, ricordiamo che la percentuale di fibre contenute nella farina raffinata di tipo 00 è del 2,2%, quello della farina di tipo 0 (meno raffinata) è del 2,9%, quello della farina integrale (notoriamente più ricca di fibre) è dell’8,4%, mentre la farina di segale (anche questa famosa per il suo alto contenuto di fibre) non supera il 14%.

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In breve, non esiste nessuna altra fonte di tipo vegetale in grado di fornire un quantitativo così alto di fibre naturali, fondamentali non solo per il corretto funzionamento intestinale, ma anche per consentire un assorbimento più lento, graduale e inferiore di tutti gli zuccheri ingeriti con la normale alimentazione. Per questo, nella cura del diabete è fondamentale prevedere nella propria dieta un quantitativo sufficiente di fibre vegetali in grado di intrappolare gli zuccheri e impedirne il completo assorbimento.

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E non è tutto, perché mangiare cibi ad alto contenuto di fibre significa gettare le basi per la prevenzione del cancro, abbassare i livelli di colesterolo non HDL, tenere sotto controllo i trigliceridi, diminuire il grado di aggregazione piastrinica e proteggere il cuore. Pertanto, prevedere e utilizzare con regolarità – e nelle dosi raccomandate - l’olio di semi di canapa estratto a freddo (in modo da non alterare le sue proprietà benefiche) nella propria dieta quotidiana contribuisce in modo significativo – e soprattutto naturale – a tenere sotto controllo i valori della glicemia e prevenire tutte le problematiche legate al diabete.

Grazie al suo gusto fruttato e delicato, che ricorda la nocciola e la noce, l’olio di semi di canapa può essere utilizzato, al posto dell’olio extra vergine di oliva, per condire cibi di qualsiasi tipo, come insalate, carni e pesci, ma anche verdure cotte: l’importante è utilizzarlo sempre ed esclusivamente a crudo per non perderne le proprietà. Una volta riscaldato o cotto, infatti, l’olio di semi di canapa perderebbe tutte le sue caratteristiche organolettiche e benefiche per l’organismo.







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