Scopri come l'olio di semi di canapa è in grado di abbassare i livelli della pressione arteriosa
La domanda è sempre più ricorrente: l’olio di canapa fa bene a chi soffre di ipertensione? Aiuta a ridurre i livelli di pressione arteriosa? La risposta degli esperti è affermativa. Vediamo perché.
Uno lavoro di ricerca effettuato sui ratti - e pubblicato anche sul Journal of Nutrition - ha consentito di stabilire la capacità dei semi di canapa di ridurre i livelli della pressione sanguigna.
I risultati ottenuti a seguito degli esperimenti effettuati suggeriscono addirittura che – grazie agli effetti ipotensivi generati - i semi di canapa potrebbero essere usati come farmaco naturale sia per la prevenzione che per il trattamento dell’ipertensione.
Lo studio americano è stato effettuato sui ratti ipertesi, che – per un mese – sono stati alimentati con farina di semi di canapa. Il risultato? Al termine del periodo di test, la pressione sanguigna dei ratti che avevano mangiato canapa è scesa da 145 mmHg fino a 119 mmHg, mentre i livelli di pressione arteriosa dei ratti ipertesi che avevano continuato a mangiare normalmente erano rimasti alti.
Ma c’è di più, perché un altro studio spagnolo ha evidenziato come i semi di canapa – e l’olio che ne deriva - siano particolarmente efficaci e, quindi, utili per proteggere la salute del cuore, grazie alla loro azione che riduce in maniera sensibile il rischio di sviluppare malattie cardiache. La ricerca spagnola – resa nota anche sulla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry – ha analizzato gli effetti e i benefici dell’olio di semi di canapa nell’alimentazione quotidiana. Nello specifico, è emerso come l’olio di semi di canapa sia ricco di omega-3 e omega-6, nel rapporto di 3:1, quello raccomandato da proprio medici e nutrizionisti. Gli omega in questa proporzione, infatti, risultano estremamente importanti e utili per ridurre i livelli di colesterolo dannoso e abbassare i valori della pressione sanguigna, due fattori direttamente legati alla salute del sistema cardiovascolare.
A differenza di tutti gli altri oli presenti in commercio – e già conosciuti da tempo per le loro proprietà anticolesterolo, come l’olio extra vergine di oliva – l’olio di semi di canapa presenta una composizione tale da poter essere ritenuto il migliore e il più efficace olio nella lotta alle malattie del cuore. In particolare, secondo le scoperte degli studiosi, l’olio di semi di canapa è particolarmente efficace nella lotta all’arteriosclerosi, che si manifesta con l’otturazione dei vasi sanguigni e le coronarie.
Non a caso l’olio di canapa è composto dal 75% grassi polinsaturi (che sono benefici per l’organismo umano), per il 12% da grassi monoinsaturi e – per una piccola percentuale – da grassi saturi.
Come già visto in altri articoli di questa sezione dedicata agli approfondimenti, nell’olio di canapa sono presenti amminoacidi, vitamine importanti per l’organismo, in particolare A, E, B1, B2, PP, C, ma anche sali minerali (ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo), senza dimenticare i fitosteroli e i cannabinoidi, uno su tutti il CBD.
L’olio di semi di canapa alimentare va consumato a freddo (quindi solo per condire) per non perdere le sue proprietà virtuose per l’organismo umano: potete utilizzarlo per impreziosire e insaporire zuppe calde o fredde, insalate di verdure e cereali, piatti di pasta, pesce o carne, in sostituzione o insieme al tradizionale (e comunque benefico) olio extra vergine di oliva, a patto che sia spremuto a freddo.
Ricordate che l’olio di semi di canapa si distingue per il suo retrogusto di nocciola, pertanto può essere usato – sempre a crudo – nella preparazione di creme spalmabili dolci e salate e mousse.
Per un uso regolare ed efficace dell’olio di semi di canapa è consigliato assumerne ogni giorno 2/3 cucchiai per ridurre i livelli di colesterolo, pressione e trigliceridi.
In questo modo, si abbassa il rischio di trombosi, malattie cardiovascolari e arteriosclerosi, perché l’azione dell’olio di canapa aiuta a mantenere sane ed elastiche le pareti dei vasi sanguigni.